WORKS

ITALIA – ORIENTE

annapurna

Arte Contemporanea all’interno del Festival *Dolce India*

Selene Lazzarini / Jean-Baptiste Maitre / Chiara Pergola

a cura di Fulvio Chimento.

http://www.dromemagazine.com/it/the-fifth-element-the-vedic-space/

http://www.dromemagazine.com/the-fifth-element-the-vedic-space/

Il programma del Festival è arricchito, l’8 SETTEMBRE 2013 ALLE ORE 21.30, dalla presenza di VANDANA SHIVA, che presenta il suo libro dal titolo: Storia dei semi, La Feltrinelli, 2013.

In foto: Annapurna. © Chiara Pergola.

Il 6-7-8 settembre 2013 si svolge la III edizione del Festival *Dolce India*, organizzato dall’Associazione Joytinat Yoga e Ayurveda presso l’Ashram Joytinat di Corinaldo (Senigallia, AN), realtà fondata nel 2003 dal maestro indiano Swami Joythimayananda nella splendida cornice delle colline marchigiane. Il festival, organizzato dall’Associazione Joytinat Yoga e Ayurveda e ideato da Fulvio Chimento e Antonella Malaguti, funge da cassa di risonanza culturale al Convegno Internazionale di Ayurveda, che giunge quest’anno alla sua XV edizione, con un ricco programma dedicato alla letteratura, all’arte, alla fotografia, alla musica, alla danza, alla meditazione e alla cucina ayurvedica. In collaborazione con Regione Marche, Navdanya International e Aam Terra Nuova Edizioni. Ingresso libero a tutte le iniziative del Festival.

Italia-Oriente…

È questo il nome di una sezione specifica del Festival *Dolce India* dedicata a iniziative di particolare interesse nei confronti della cultura contemporanea. Sabato 7 settembre alle ore 18.30 verranno svelate le opere di Chiara Pergola e Jean-Baptiste Maitre, elaborate durante una residenza presso l’Ashram Joytinat; l’evento ideato e curato da Fulvio Chimento. L’iniziativaè tesa a creare un confronto tra la cultura occidentale e orientale attraverso l’arte contemporanea, e le opere, realizzate con materiali reperiti in loco, sono ispirate a una riflessione inerente i cinque elementi su cui si basa la filosofia indiana: terra, aria, fuoco, acqua, etere. I lavori dei due artisti affiancheranno quelli realizzati nella scorsa edizione da Umberto Chiodi e Valerio Giacone.

Le Opere Realizzate in residenza

Chiara Pergola ha realizzato un’opera dal titolo ANNAPURNA, che si compone di108 biscotti cotti su roccia all’interno di in un forno in terra cruda, è questo un numero sacro che simboleggia l’unione di Shiva e Shakti.La preparazione dei biscotti è basata sui 5 elementi della filosofia induista: la terra delle pietre, l’acqua per lavarle e per impastare, l’aria per la lievitazione dell’impasto e il fuoco per la cottura; movimento o trasformazione per crearli e nell’assimilazione.L’impasto contiene i 6 gusti fondamentali secondo l’Ayurveda: Dolce (farina), Acido (lievitazione), Salato (sale), Pungente (zenzero), Astringente (pietra), Amaro (brahmi). Afferma l’artista emiliana che “i biscotti abbracciano la pietra formando un paesaggio, ma solo nel momento in cui li solleviamo per mangiarli, per un attimo, possiamo vedere la forma di questa relazione. Poi le cose che sono state unite tornano a separarsi: l’impasto del biscotto si trasformerà in materia ed energia nel nostro corpo, così come la roccia si trasformerà all’interno del grande ciclo biogeochimico che ci comprende”. Il lavoro è quindi un’offerta ad Anna-Purna, la dea del pane quotidiano e del nutrimento che dà anche il nome a una delle montagne più alte del mondo.

Jean-Baptiste Maitre ha realizzato artigianalmente tre oggetti dalle forme organiche astratte, che sono stati installati sulla sommità di una delle colline che circondano l’Ashram Joytinat a Corinaldo (IT), in un contesto paesaggistico tipico dell’Italia centrale. L’argilla, di cui le opere sono composte, è stata dipinta con bombolette spray attraverso l’utilizzo di diversi colori primari. Gli oggetti sono poi stati montati su pali metallici che si innalzano fino a raggiungere l’altezza dello sguardo. In questo modo i manufatti artistici scompaiono, assorbiti dal paesaggio, oppure entrano in contrasto con esso, a seconda del punto di osservazione, innescando un gioco visivo (e pittorico) tra lo spettatore e il paesaggio circostante. Il titolo scelto dall’artista francese per la sua opera è IL VERDE TRAMONTA A EST.