Artist* per Non Una di Meno – call for (un)works
Venerdì 1 marzo, ore 18.00
Libreria delle donne di Bologna
via S. Felice 16
In questo incontro/laboratorio con Chiara Pergola e Ivana Spinelli che si inserisce nel percorso dello Sciopero globale femminista dell’8 marzo si inaugura l’iniziativa di finanziamento con opere il cui ricavato andrà interamente a sostegno del movimento Non Una di Meno.
Ci siamo domandate cosa significhi per un’artista scioperare, dal momento che quello che facciamo spesso non è considerato come lavoro: perditempo, scioperate, la nostra astensione dalle attività espressive non solo non viene avvertita, ma in molti casi è più o meno direttamente incoraggiata. Parallelamente le pratiche artistiche per uscire dall’ambito privato, devono seguire modalità che sottraggono tempo agli aspetti creativi, mentre la maggior parte delle spese di produzione si basano sull’autofinanziamento. Questo processo emblematico della generale messa in produzione di ogni aspetto della propria vita, è l’ostacolo con cui ci si scontra quando si decide di mettere al centro il proprio desiderio.
Per queste ragioni abbiamo deciso di inaugurare uno spazio di libertà, per noi e per altr* attraverso una call rivolta ad artist* che ha lo scopo di riflettere in modo critico sul tema della produzione artistica anche da un punto di vista di genere e di raccogliere disegni e illustrazioni la cui vendita andrà interamente a sostegno di Nonunadimeno. Assieme a chi parteciperà all’incontro, ragioneremo sulle modalità di produzione e sul valore di questo (s)lavoro.
Fate come noi, Scioperate!
https://www.facebook.com/nonunadimenobologna/
Chiara Pergola, artista, vive e lavora a Bologna. Dopo la laurea in biologia e alcuni anni di lavoro in una multinazionale si diploma in pittura con una tesi che ridefinisce il concetto di “macchina celibe” in chiave femminista. La sua ricerca, vicina alla poesia verbo-visiva, produce esperimenti ipertestuali che sono stati esposti presso MAMbo di Bologna, La Triennale di Milano, Museo Marino Marini di Firenze, tra gli altri. Nel 2009 trasforma un comò dell’800 in museo d’arte contemporanea, Musée de l’OHM e lo colloca al Museo Medievale di Bologna – una delle ragioni per cui vale la pena visitarlo secondo Mary Beard (A Bolognese Surprise, The TLS, 4 gennaio 2018). Convinta come Valerie Solanas che “l’unica Arte sarà l’esistenza di femmine insolenti, stravaganti, scatenate”, fonda nel 2018 Musée des FM – Feminist Museum di cui è con altre Chief Executive Officer e che gestisce in modo del tutto arbitrario. www.pergolachiara.com
Ivana Spinelli, artista, vive tra Bologna e Berlino, insegna scultura all’Accademia di Belle Arti. Utilizza diversi media dal disegno, alla scultura e la performance. Numerose le mostre in musei, gallerie o spazi no-profit, in Italia e all’estero tra cui, recenti personali: 2018 Zig Zag Protofilosofia, Una Vetrina, Roma; 2016 Minimum, Gallleria più, Bologna; 2015 Décou(r)âge, Nomos Value Research, Roma; 2014 Kaboom, Artcore, Bari; 2013 Baustelle, BeoProject, Belgrado e Art Goes City, Postaja Raumau, Slovenj Gradec; 2012 Loverrs/Fuckerrs, OltreDimore, Bologna. Nel 2017 presenta al Museo Barracco di Roma la performance Minimum: Voci, parte di un più vasto progetto che comprende sculture, disegni, un libro e tavole rotonde. Nel 2016 ha partecipato alla 5th Mediations Biennale a Poznań, Polonia. Nel 2005 vince il Premio New York, dove sviluppa il lavoro Global Sisters, poi presentato in una personale all’Italian Academy. http://ivanaspinelli.net/